Sono anni ormai che gli azionisti della Banca Agricola Popolare di Ragusa tentano di recuperare i propri risparmi. Si, perché dopo cinque anni dal crac di Banca Etruria, dopo aver visto l’azzeramento di migliaia e migliaia di risparmiatori (Banca Marche, Cariferrara, Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Mps, Banca Popolare di Bari), la storia continua a non insegnarci proprio nulla, o meglio, non si sono voluti prendere gli adeguati provvedimenti. E così passano gli anni, ma scene come queste nelle foto inviatemi dagli amici di Ragusa si ripetono puntualmente. I loro risparmi sono stati impiegati in prodotti “illiquidi” (come tali molto rischiosi), e nella stragrande maggioranza dei casi non coerenti con il profilo di rischio dell’acquirente. Siamo sicuri che la Banca Agricola Popolare di Ragusa abbia assolto ai propri obblighi informativi e comportamentali previsti dal Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria e dal regolamento Consob? Analizzando i profili di chi più di una volta è andato a protestare davanti alla banca siamo pronti a scommettere che la risposta è NO!
I loro risparmi sono letteralmente bloccati all’interno di un mercato che, non solo ha portato a un importante perdita del valore di tali soldi, ma non permette nemmeno di recuperare ciò che ne rimane. Mi riferiscono anche che molti azionisti pur di andare avanti, sono stati costretti a contrarre dei prestiti con la banca stessa (!!!) pur avendo a suo tempo affidatole i propri risparmi. Si sono rivolti a me tempo fa, e mi hanno anche detto che più volte l’Istituto abbia messo in scena con loro inconcludenti negoziazioni portate avanti insieme a soggetti istituzionali, ma visto che di trattative come queste le ho viste tante volte, mi viene da pensare che tali iniziative servino solo a tenerli buoni…. sono maliziosa io?
Credo che sia arrivata l’ora di occuparsi seriamente di questi risparmiatori.. voi che dite? Venerdì 7 Agosto andrò a conoscerli di persona, l’assemblea pubblica sarà organizzata nella Domus Sancti Petri di Modica, a partire dalle ore 18.